Mozart Camargo Guarnieri
Lidia Pena
TESTO IN ITALIANO   (Texto em português)

Mozart Camargo Guarnieri aveva solo 35 anni quanto ricevette l' invito del Dipartimento di Stato nord americano per trascorrere, come borsista, un periodo di sei mesi negli Stati Uniti. Durante quel viaggio realizzato tra ottobre 1942 e marzo 1943, sviluppò punti chiave che lo consacrarono definitivamente come compositore classico, direttore d'orchestra e musicista, davanti al Brasile e al mondo. A quel tempo, Guarnieri stabilì importanti contatti e promosse la sua musica in vari concerti. Il suo lavoro ricevette il sostegno entusiasta di Serge Koussevitzky, direttore della Boston Symphony, e che cedette il podio a Guarnieri per  dirigere la sua "Abertura Concertante", la prima opera sinfonica di grande respiro del compositore brasiliano.

Tuttavia, poche persone ricordano che  il 1° febbraio 2018 Camargo Guarnieri (1907-1933) avrebbe completato 111 anni. Dovrebbero essere più conosciute ed eseguite le opere di colui che venne definito dal professor Osvaldo Colarusso come il più importante compositore brasiliano in termini formali. Pur avendo scritto meno Sinfonie di Heitor Villa-Lobos, le opere di Guarnieri, in particolare, la numero 2,3,4 e 6, secondo  Colarusso, sono quelle meglio strutturate e orchestrate tra le sinfonie di autori nazionali.  E aggiunge che la più importante "Sonata para piano" di un autore nazionale, è la Sonata del 1972 di Camargo Guarnieri.

La "Abertura"  era stata composta durante l'anno 1942 e venne eseguita  per la prima volta in Brasile, con l'intenzione  di colmare una notevole carenza del catalogo di Camargo Guarnieri: l'assenza di composizioni sinfoniche. Dopo le frustrate esperienze di comporre musica sinfonica all'inizio degli anni '30, Guarnieri continuò a scrivere opere per pianoforte e canzoni.  Al ritorno da Parigi, nel 1938, riprese le composizioni sinfoniche con il "Concerto n° 1" per violino e orchestra, che debuttò a Rio de Janeiro con l' Orchestra Sinfonica del Brasile, sotto la direzione del compositore, e solista fu Eunice Conte. Nonostante il premio nel concorso internazionale, ricevuto da Guarnieri a Philadelphia nel 1942, l' opera non venne mai eseguita negli Stati Uniti, e rimase inedita fino all' edizione della partitura fatta recentemente dal maestro Lutero Rodrigues, responsabile anche della prima esecuzione dell'opera avvenuta dopo quasi 70 anni.

Quando giunse l' invito, Guarnieri non aveva significative opere sinfoniche in  catalogo. Ciò avrebbe significato la perdita di grandi opportunità, visto che la notorietà della musica sinfonica era al culmine negli Stati Uniti, con la presenza dei più importanti maestri europei fuggiti dalla guerra e dal nazifascismo, insieme alla nascita delle trasmissioni sinfoniche per radio e la registrazione di musica sinfonica in LP.  Preoccupato di soddisfare questa richiesta, Guarnieri compose la "Abertura Concertante", un pezzo mozzafiato, di circa 12 minuti, nonostante sia un movimento unico. Dedicò il pezzo ad Aaron Copland, che espresse il suo parere favorevole in una lettera, lodando in particolare l'aspetto su cui, invece, Guarnieri si sentiva più insicuro: l'orchestrazione. Ricordiamo che il compositore Aaron Copland era andato in Brasile come inviato del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per scoprire compositori che potevano ricevere borse di studio. I due divennero amici e il nord americano divenne, in seguito, uno dei principali divulgatori della musica di Guarnieri nel suo paese.
 
Anche se le Sinfonie di Guarnieri ottennero venti esemplari registrazioni della OSESP e la sua Sonata per pianoforte venne registrata e difesa  da importanti pianisti quali Max Barros, Rosangela Yazbec Sebba, Belkiss Carneiro de Mendonça, Antonio Vaz Lemes, innumerevoli opere prime di Guarnieri continuano ad essere dimenticate sugli scaffali e nei  cassetti. Gli esempi sono numerosi, ma Osvaldo Calarusso mette in evidenza solo ciò che ritiene essere il più scandaloso di tutti: Guarnieri nel 1979 scrisse "O caso do vestido", opera per voce e orchestra con um testo mirabile di Carlos Drummond de Andrade.

L'origine
Il paulista di Tietê, nacque  nel febbraio 1907 e apprese musica in casa. Iniziò lezioni di pianoforte all'età di dieci anni con Virginio Dias, professore al quale dedicò  la sua prima composizione, il valzer "Sonho de artista" (1918). L'opera venne disprezzata dal professore, ma suo padre, Miguel Guarnieri, avvertì che dietro l'opera c' era un talento promettente e pagò la sua  pubblicazione nel 1920. Suo padre era un immigrato italiano, faceva il barbiere, il musicista, e suonava anche il flauto. Sua madre, Gécia Camargo, proveniva da una famiglia tradizionale di São Paulo ed era una pianista.

Condizioni migliori di studio giunsero  nel 1923, quando Miguel Guarnieri si trasferì con la famiglia a São Paolo con il proposito di migliorare le condizioni. Camargo Guarnieri lavorò con il padre nella bottega di barbiere e come pianista per contribuire a rafforzare le poche risorse finanziarie. Fino al 1925 fece vari mestieri, suonava nei cinema, negozi di partiture e case di ballo della città. Studò piano con Ernani Braga.
Quando la situazione migliorò, potette dedicarsi maggiormente allo studio della musica. Passò ad avere lezioni lezioni di piano com Antônio de Sá Pereira, e pochi anni dopo, cominciò a studiare armonia, contrappunto, orchestrazione e composizione con il maestro Lamberto Baldi, giunto di recente  dall'Italia. Baldi era andato a São Paolo come direttore di una compagnia d'opera italiana, ma alla fine decise di fermarsi nella città. Oltre a lavorare come insegnante, fu reggente della Sociedade Sinfônica di São Paulo e direttore musicale della Società Radio Educadora Paulista.

Mario de Andrade - il mentore intellettuale
L'incontro con Mário de Andrade nel 1928 avrebbe trasformato la vita di Camargo Guarnieri. Lo scrittore modernista divenne il suo maestro intellettuale. Guarnieri gli mostrò le opere composte di recente, "Canção Sertaneja" e "Dança Brasileira". Passò a frequentare la casa di Mário de Andrade, con il quale parlava di estetica, ascoltava opere musicali e prendeva libri in prestito. Divennero grandi amici ed ebbero anche una collaborazione artistica. Molte delle canzoni di Camargo Guarnieri furono scritte su testo di Mário de Andrade, inclusa l'opera "Pedro Malazarte". Come critico musicale sulla stampa, Mário fu uno dei principali responsabili della divulgazione dell'opera  dell'amico.

Il debutto della sua prima composizione sinfonica, "Curuçá",  diretta  da Villa-Lobos, ebbe  luogo nel 1931, durante un concerto della Sociedade Sinfônica di São Paulo. Dopo quella volta, l'opera non venne eseguita mai più, e neppure si pubblicò la sua partitura. Si tentarono altre esperienze di composizione sinfonica,  come le trascrizioni della sua musica composta per piano,delle quali la "Dança Brasileira" sarebbe divenuta la più celebre, fino ad essere registrata in versione orchestrale da Leonard Bernstein con la Filarmonica di New York nel 1960. Ricordiamo inoltre la composzione del "Concerto n°1" per piano e orchestra. Quest'opera fu eseguita  nel 1935, diretta dallo stesso compositore e con l' assolo eseguito da Souza Lima.

Nel 1935 la città di São Paulo creò il Dipartimento di Cultura, il cui primo direttore, Mário de Andrade, invitò Guarnieri a diventare direttore del Coro Paulistano. Guarnieri divenne anche il direttore dell'Orchestra Sinfonica Municipale di São Paulo, e questa fu la sua principale attività professionale negli anni '40.
Durante un soggiorno negli Stati Uniti, Guarnieri in una lettera a Mário de Andrade, scrisse che già stava lavorando alla sua "Sinfonia n°1", opera che concluse solo nel 1945. Quindi organizzò una tourneè per presentarla. Tenne concerti a São Paulo, a Rio de Janeiro e, con la collaborazione di Curt Lange, organizzò anche una tournée di concerti a Montevideo, Buenos Aires e Santiago. La capacità di comporre un'opera sinfonica di ampio respiro e, soprattutto, presentarla quasi in contemporanea  in cinque grandi capitali del Sud America, servì come prova della definitiva consacrazione di Camargo Guarnieri come compositore ampliamente riconosciuto.

Presenza al II Congresso afro-brasiliano
Vale la pena ricordare che Camargo Guarnieri è stato l'unico musicista nazionale a partecipare al II Congresso afro-brasiliano, tenutosi nel gennaio 1937 a Salvador, Bahia. Organizzato, tra gli altri, dagli scrittori Edson Carneiro e Jorge Amado, il Congresso presentò  lavori sul "Negro no Brasil", e per la prima volta nella storia si parlò di uguaglianza razziale, perché tra le tremila persone riunite, c'erano per la prima volta, afrodiscendenti.

Nell'occasione, Guarnieri riunì una collezione di 208 canzoni afro-brasiliane, che sono pubblicate nel libro "Melodias registradas por meios não-mecânicos , organizzato dal giornalista e folklorista brasiliano Oneyda Alvarenga. Sulla base di tutta questa esperienza, nel 1946, il musicista compose la bellissima "Black Dance".

Borsa di studio a Parigi
Nel 1938, il compositore ricevette dalla Commissione per il Pensionato Artistico dello Stato di São Paulo una borsa di studio di due anni per studiare a Parigi, rinnovabile per un anno. Nella capitale francese prese lezioni di contrappunto, armonia, orchestrazione e composizione con Charles Koechlin, e di direzione d'orchestra con François Rühlmann. Oltre alle lezioni, tenne concerti e conobbe Nádia Boulanger, figura centrale della cosiddetta scuola neoclassica. La stagione parigina venne interrotta prematuramente a causa della instabilità finanziaria del compositore quando, per i cambiamenti politici di São Paulo, perse la borsa di studio complementare. Inoltre, ci fu lo scoppio della guerra e si avvicinava l'imminente occupazione tedesca.

La polemica
Camargo Guarnieri  si ritrovò coinvolto da una vasta polemica sulla stampa nel 1950, dopo aver pubblicato una lettera aperta a Musicisti e Critici del Brasile, con la quale condannava la tecnica dodecafonica di composizione. La lettera faceva riferimenti velati a Hans-Joachim Koellreutter, leader del gruppo Musica Viva.  A causa delle posizioni assunte nella lettera e del linguaggio virulento usato, Guarnieri venne visto come un reazionario, posizione che certamente non rifletteva il suo ruolo nella musica brasiliana.
 
Un punto di riferimento nella cultura brasiliana negli anni '50
All'epoca della pubblicazione della Lettera Aperta, Guarnieri era già un importante riferimento culturale. Eppure questo  documento segnò il passaggio dalla fase di giovane compositore, affermatosi insieme al modernismo, a quella di nome di spicco nella cultura musicale brasiliana, al fianco di Villa-Lobos e Francisco Mignone.

L'organizzazione del libro "150 anos de música no Brasil (1800-1950)", scritto da Luiz Heitor e pubblicato dalla casa editrice  José Olímpio, attestò il nuovo ruolo del compositore. Il libro divenne  il parametro principale della Storia della Musica in Brasile e dedicò un capitolo esclusivo a  Guarnieri.
Il decennio segnò anche l'inizio di quella che divenne nota come "Escola Paulista" nella quale  Camargo Guarnieri attuò come uno dei principali insegnanti di composizione del paese. Tra i suoi allievi si distinsero Osvaldo Lacerda, Lina Pires de Campos, Marlos Nobre, Almeida Prado, Villani-Côrtes, Nilson Lombardi, Maria José Carrasqueira.

Il compositore esercitò l'incarico di consulente artistico e musicale al Ministero della Educazione durante la gestione di Clovis Salgado, durante il governo di Juscelino Kubitschek, tra il 1956 e il 1961. Inoltre, la direzione della Orchestra Sinfonica dell'Università di São Paulo (OSUSP), creata nel 1975, sarebbe stato l' incarico che ricoprì fino alla scomparsa.

In quell'epoca  aveva confidato al maestro Osvaldo Colarusso la sua frustrazione per non avere ricevuto il  riconoscimento che credeva di meritare. Nel febbraio del 1990, quando suo figlio Daniel Paulo, all'età di 18 anni, subì un grave incidente automobilistico, le ingenti spese da sostenere rivelarono che uno dei nostri più grandi artisti nazionali aveva una situazione finanziaria estremamente modesta. Infatti, a malincuore, dovette vendere ad un collezionista giapponese il suo bene più prezioso, un suo autoritratto dipinto da Candido Portinari.

C' è ancora tempo per riscattare nel modo giusto la memoria di questo illustre compositore e poeta brasiliano. Come disse, con indiscutibile autorità,  Osvaldo Colarusso - direttore dell'Orchestra Sinfonica di Paraná, tra le altre, e che diresse un esteso numero di concerti sinfonici, opere e balletti in più di 500 spettacoli in Brasile e all'estero -  "la musica classica brasiliana non sarebbe la stessa senza Mozart Camargo Guarnieri".

Omaggi
Anche se morì il 13 gennaio 1993, pensando di essere stato dimenticato da Dio, come diceva a Colarusso, Camargo Guarnieri nel giugno 1992 fu decorato dal Governo del Portogallo con la "Comenda da Ordem do Infante D.Henrique". Poco prima della sua morte, ricevette il Premio Gabriela Mistral con il titolo del "più grande compositore delle Americhe".

Opera
La collezione musicale di Camargo Guarnieri è composta da oltre 700 opere. È probabilmente il secondo compositore brasiliano più eseguito al mondo, superato solo da Villa-Lobos. La collezione personale (corrispondenze,  dischi, ritagli di giornale, ecc.) è raccolta presso l'Istituto di Studi Brasiliani dell'Università di São Paulo (IEB-USP) e costituisce l'archivio principale ove si possono effettuare ricerche sul compositore.


Fonti: Wikipédia, a Enciclopédia livre/ Blog Falando de música - Gazeta do Povo

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Lidia Pena. Giornalista brasiliana, di Rio de Janeiro. Autrice del testo su Círio de Nazaré nella “Enciclopédia da Brasilidade”, nel 2002. Ha integrato l'equipe del libro sui 40 anni della Petros - Fundação Petrobras de Seguridade Social, nel 2011. É una delle autrici dei Contos e Crônicas de Carnaval (Ed. Myrrha), nel 2014. Come ufficio stampa, ha lavorato in diverse campagne del Partido dos Trabalhadores (PT) tra gli anni 1980/2000. E la presidenza del Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e Social-BNDES.Attualmente fa lavoro di ufficio stampa nel Movimento SOS Brasil Soberano/RJ. 

Traduzione in italiano di A.R.R.

© SARAPEGBE                                                             
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione


-------------------------------------------------------------------------------


TEXTO EM PORTUGUÊS   (Testo in italiano)

Mozart Camargo Guarnieri
Um nome a ser reverenciado na cultura brasileira
por
Lidia Pena


                                                                 

Quando recebeu o convite do Departamento de Estado norte-americano para passar uma temporada de seis meses nos Estados Unidos como bolsista, viagem realizada entre outubro de 1942 e março de 1943, Mozart Camargo Guarnieri, aos 35 anos, deu os passos fundamentais para se consagrar definitivamente, como compositor erudito, maestro e músico, perante o Brasil e o mundo. Na ocasião, Guarnieri realizou importantes contatos e promoveu sua música em concertos. Sua obra recebeu apoio entusiasmado de Serge Koussevitzky, regente da Sinfônica de Boston, que cedeu o pódio a Guarnieri para reger sua Abertura Concertante - a primeira obra sinfônica de maior fôlego do compositor brasileiro.
No entanto, poucas pessoas lembram que no dia 1 de fevereiro de 2018 completaram-se 111 anos do nascimento de um dos maiores músicos do Brasil. 

Mozart Camargo Guarnieri (1907-1993) deveria ter sua obra bem mais conhecida e executada. Segundo o maestro e professor Osvaldo Colarusso, em termos formais, ele foi o mais importante compositor brasileiro. Apesar de ter escrito menos Sinfonias que Heitor Villa-Lobos, as de Guarnieri, sobretudo as de número 2,3,4 e 6, Colarusso avalia, são as mais bem estruturadas e orquestradas entre as sinfonias de autores nacionais. É de Camargo Guarnieri, acrescenta o maestro, a mais importante Sonata para piano de um autor nacional, sua Sonata, de 1972.

Abertura tinha sido composta durante o ano de 1942, e estreada no Brasil. A intenção era suprir uma notável deficiência do catálogo de Camargo Guarnieri: a ausência de composições sinfônicas. Após as experiências frustradas de compor música sinfônica no início da década de 1930, Guarnieri continuava compondo obras para piano e canções. A composição sinfônica foi retomada após a volta de Paris, em 1938, com o Concerto n° 1 para violino e orquestra, estreado em 1940 no Rio de Janeiro, com a Orquestra Sinfônica Brasileira sob regência do compositor, e tendo Eunice de Conte como solista. Apesar do prêmio em concurso internacional, recebido por Guarnieri na Filadélfia em 1942, a obra nunca foi executada nos Estados Unidos, e permaneceu inédita até a edição da partitura feita recentemente pelo maestro Lutero Rodrigues, também responsável pela primeira execução da obra em quase 70 anos.
Ou seja, quando o convite chegou, Guarnieri não tinha nenhuma obra sinfônica de peso em seu catálogo. 

O que significaria a perda de grande oportunidade, visto que a música sinfônica estava em franca ebulição nos Estados Unidos, com a presença dos mais notáveis regentes europeus fugidos da guerra e do nazifascismo, juntamente com o surgimento das transmissões sinfônicas por rádio e da gravação de música sinfônica em LP. Preocupado em atender esta demanda, Guarnieri compôs a Abertura Concertante, agora sim uma peça de maior fôlego, com cerca de 12 minutos de duração, apesar de ser ainda em movimento único. A peça foi dedicada a Aaron Copland, que manifestou opinião favorável a ela em carta, elogiando especialmente o aspecto a respeito do qual Guarnieri sentia maior insegurança: a orquestração. (O compositor Aaron Copland viera ao Brasil como enviado do Departamento de Estado americano para sondar compositores que receberiam bolsas de estudo. Tornaram-se amigos, e o norte-americano veio a ser posteriormente um dos principais divulgadores da música de Guarnieri em seu país).

Se suas Sinfonias ganharam gravações exemplares da OSESP e sua Sonata para piano já foi registrada e defendida por importantes pianistas (Max Barros, Rosângela Yazbec Sebba, Belkiss Carneiro de Mendonça, Antonio Vaz Lemes), inúmeras obras primas de Guarnieri continuam mofando esquecidas em estantes e gavetas. Os exemplos são inúmeros, mas Osvaldo Calarusso destaca apenas o que acredita ser o mais escandaloso: Guarnieri compôs em 1970 “O caso do vestido”, obra para canto e orquestra com admirável texto de Carlos Drummond de Andrade. 

A origem
O paulista do interior Tietê, nascido em fevereiro de 1907, aprendeu música em casa. Teve aulas de piano a partir dos dez anos de idade com Virgínio Dias, professor a quem dedicou sua primeira composição, a valsa Sonho de artista (1918). A obra foi desdenhada pelo professor, mas seu pai julgou que a obra era fruto de promissor talento, pagando sua publicação em 1920. Seu pai Miguel Guarnieri, um imigrante italiano, era barbeiro, músico e tocava flauta. Sua mãe, Gécia Camargo, vinha de uma tradicional família paulista e era pianista.

As melhores condições de estudo vieram em 1923, quando Miguel Guarnieri, com este exato propósito, mudou-se com a família para São Paulo. Camargo Guarnieri trabalhou junto com o pai na barbearia e como pianista para ajudar a reforçar os poucos recursos financeiros. Até 1925 manteve vários empregos, tocando em cinemas, lojas de partitura e casas de baile da cidade. Estudou piano com Ernani Braga.
Quando a situação melhorou, ele pode dedicar-se mais ao estudo da música. Passou a ter aulas de piano com Antônio de Sá Pereira e, alguns anos depois, começou também a estudar harmonia, contraponto, orquestração e composição com o maestro Lamberto Baldi recém-chegado da Itália. Baldi tinha vindo para São Paulo como regente de uma companhia de ópera italiana, mas acabou transferindo sua residência para a cidade. Além de trabalhar como professor, Baldi foi regente da Sociedade Sinfônica de São Paulo e diretor musical da Sociedade Rádio Educadora Paulista.

Mario de Andrade – o mentor intelectual
Conhecer  Mario de Andrade, em 1928, transformaria a vida de Camargo Guarnieri. O escritor modernista tornou-se seu mestre intelectual. A ele Guarnieri mostrou suas obras recém-compostas Canção Sertaneja e Dança Brasileira. Passou a frequentar a casa de Mário de Andrade, com quem discutia estética, ouvia obras musicais e tomava livros emprestados. Tornaram-se grandes amigos e também fizeram uma parceria artística. Muitas das canções escritas por Camargo Guarnieri foram sobre textos de Mário de Andrade, incluindo a ópera Pedro Malazarte. Como crítico musical na imprensa, Mário foi um dos principais responsáveis pela aceitação e divulgação da obra do amigo.

A estreia de sua primeira composição sinfônica, Curuçá, regida por Villa-Lobos, se deu em concerto da Sociedade Sinfônica de São Paulo, no ano de 1931. Entretanto, a peça jamais foi executada novamente, nem teve sua partitura publicada. Outras experiências de composição sinfônica foram tentadas, incluindo transcrições de sua música composta para piano (das quais a Dança Brasileira se tornaria a mais célebre, chegando a ser gravada a versão orquestral por  Leonardo Bernstein com a Filarmônica de Nova York na década de 1960) e a composição do Concerto n° 1 para piano e orquestra. Esta obra foi apresentada em 1935 tendo o compositor como regente e o solo executado por Souza Lima.
Em 1935 a prefeitura de São Paulo criou o Departamento de Cultura, cujo primeiro diretor, Mário de Andrade, convidou Guarnieri para ser regente do Coral Paulistano. Ali também Guarnieri passou a reger a Orquestra Sinfônica Municipal de São Paulo sua principal atividade profissional ao longo de toda a década de 1940.

Durante a temporada nos Estados Unidos, Guarnieri comentara em carta a Mário de Andrade que já estava trabalhando em sua Sinfonia n° 1, obra que veio a concluir apenas em 1945. Quando da conclusão da peça, Guarnieri articulou uma turnê para estreá-la. Realizou concertos regendo sua obra em São Paulo, no Rio de Janeiro e, com a colaboração de Curt Lange, organizou também uma turnê de concertos em Montevidéu, Buenos Aires e Santiago. A capacidade de compor uma obra sinfônica de fôlego e, mais do que isso, estreá-la quase simultaneamente em cinco importantes capitais sul-americanas, serviu como testemunho da consagração definitiva de Camargo Guarnieri, e de seu estabelecimento como compositor amplamente reconhecido.

Presença no II Congresso Afro-brasileiro
Merece registro o fato de Camargo Guarnieri ter sido o único músico nacional a participar do II Congresso Afro-brasileiro, realizado em janeiro de 1937 em Salvador, no estado da Bahia. Organizado pelos escritores Edson Carneiro e Jorge Amado, entre outros intelectuais, o Congresso apresentou um trabalho sobre o Negro no Brasil, e pela primeira vez na história se falou de igualdade racial, pois ali se encontravam afrodescendentes entre as 3 mil pessoas reunidas.
Na ocasião, Guarnieri reuniu uma coleção de 208 cantos afro-brasileiros, que está publicada no livro Melodias registradas por meios não-mecânicos, organizado pela jornalista e folclorista brasileira, Oneyda Alvarenga. Com base em toda essa vivência, em 1946, o músico compôs a bela Dança Negra.

Bolsa de estudos em Paris
Em 1938 o compositor recebeu, em concurso pela Comissão do Pensionato Artistico do Estado de S. Paulo uma bolsa de estudos de dois anos, renovável por mais um, para estudar em Paris. Na capital francesa teve aulas de contraponto, harmonia, orquestração e composição com Charles Koechlin e de regência com Francois Runimann. Além das aulas, realizou concertos, e travou conhecimento com Nádia Boulanger figura central da chamada escola neoclássica. A temporada parisiense foi abortada prematuramente devido à instabilidade financeira sofrida pelo compositor, quando mudanças políticas no municipio de São Paulo levaram à perda da bolsa complementar, e também a eclosão da guerra e a iminência da ocupação alemã.

A polêmica
Camargo Guarnieri envolveu-se em uma ampla polêmica na imprensa, após publicar a Carta Aberta aos Músicos e Críticos do Brasil, em 1950, na qual condena a técnica dodecafônica de composição. A carta faz referências veladas a Hans-Joachim Koellreuter, líder do grupo Música Viva. Por causa das posturas assumidas na carta, e do linguajar virulento utilizado, Guarnieri acabou sendo visto como um reacionário, posição que certamente não reflete o seu papel na música brasileira.
 
Referência na cultura brasileira na década de 1950 
Após a publicação da Carta Aberta, no entanto, Guarnieri já é uma referência cultural importante. O documento marca a passagem da fase de compositor jovem, que se afirma junto com o modernismo, para nome de destaque na cultura musical brasileira, ao lado de Villa-Lobos e Francisco Mignone.
A organização do livro 150 anos de música no Brasil (1800-1950), escrito por Luiz Heitor, e publicado pela Editora José Olímpio, atesta o novo papel. O livro se tornou o principal parâmetro de História da Música no Brasil, e dedicou um capítulo exclusivo a Guarnieri.
A década também marca o início do que vai ficar conhecido como Escola Paulista - com Camargo Guarnieri sendo um dos principais professores de composição no país. Entre seus alunos destacaram-se os nomes de Osvaldo Lacerda, Lina Pires de Campos, Marlos Nobre, Almeida Prado, Villani-Côrtes, Nilson Lombardi, Maria José Carrasqueira. 
O compositor exerceu o cargo de assessor artístico-musical do Ministério da Educação, durante a gestão de Clóvis Salgado, no governo de Juscelino Kubitschek, entre 1956 e  1961. E a direção da recém-criada Orquestra Sinfônica da Universidade de São Paulo (OSUSP), em 1975, seria o cargo exercido até o fim da vida.

Nesta época já confidenciava ao maestro Osvaldo Colarusso sua frustração por não ter o tipo de reconhecimento que esperava merecer. Em fevereiro de 1990, quando seu filho Daniel Paulo, na época com 18 anos, sofreu um grave acidente automobilístico, as imensas despesas revelaram que um de nossos maiores artistas possuía uma situação financeira extremamente modesta. Com muita dor acabou vendendo para um colecionador japonês seu bem mais valioso, um retrato que Candido Portinari fez dele.
Ainda é tempo de resgatarmos devidamente a memória desse ilustre compositor e poeta brasileiro. Como afirma com inquestionável autoridade Osvaldo Colarusso – que foi maestro da Orquestra Sinfônica do Paraná, entre outras, e já regeu um extenso repertório de concertos sinfônicos, óperas e balés em mais de 500 apresentações no Brasil e no exterior – a música clássica brasileira não seria a mesma sem Mozart Camargo Guarnieri.

Homenagens
Mesmo tendo morrido, a 13 de janeiro de 1993, se julgando esquecido por Deus, como também desabafou com Colarusso, Camargo Guarnieri foi condecorado pelo governo de Portugal com a Comenda da Ordem do Infante D. Henrique (junho de 1992). E, pouco antes de sua morte, recebeu o prêmio Gabriela Mistral, sob o título de "maior compositor das Américas".

Obra
O acervo musical de Camargo Guarnieri é formado por mais de 700 obras. Ele é provavelmente o segundo compositor brasileiro mais executado no mundo, superado apenas por Villa-Lobos. Já o acervo pessoal (correspondências, partituras, discos, recorte de jornal, etc.) está reunido no Instituto de Estudos Brasileiros da Universidade de S. Paulo (IEB-USP), e consiste no principal arquivo para pesquisa sobre o compositor.

Fontes: Wikipédia, a Enciclopédia livre/ Blog Falando de música - Gazeta do Povo

© SARAPEGBE
É proibida a reprodução, mesmo que parcial, dos textos publicados na Revista sem a explícita autorização da Direção.



Lidia Pena. Jornalista, carioca. Autora do texto sobre o Círio de Nazaré na “Enciclopédia da Brasilidade”, em 2002. Integrou a equipe do livro sobre os 40 anos da Petros - Fundação Petrobras de Seguridade Social, em 2011. É uma das autoras dos Contos e Crônicas de Carnaval (Ed. Myrrha), em 2014. Como assessora de imprensa, atuou em diversas campanhas do PT, entre os anos 1980/2000. Assessorou a presidência do Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e Social-BNDES.Atualmente é assessora de imprensa do Movimento SOS Brasil Soberano/RJ.